domenica, novembre 06, 2011

Matrimonio Plurimo, un Sacrificio Abrahamico, e l’Agnello di Dio nel cespuglio.



Durante i miei studi universitari alla BYU-Idaho, io e mio marito (allora il mio fidanzato) decidemmo di frequentare insieme un corso di ballo liscio. Il primo giorno del corso, ci rendemmo conto che c’erano molte più ragazze che ragazzi nella sala da balla. La nostra insegnante di ballo spiegò a tutti che le donne avrebbero danzato a turno con gli uomini, visto che erano in numero maggiore. Quando lo comunicò le donne si lamentarono, l’istruttrice sorrise e disse, “è meglio che vi ci abituiate signore. Dopo tutto è così che funzionerà nel regno Celeste.”

Mi ricordo che il mio stomaco si attorcigliò in modo poco piacevole quando disse ciò. Mi girai verso il mio allora fidanzato e dissi, “se lei ha ragione allora la poligamia è un requisito essenziale in cielo, puoi andare avanti e godertelo, ma io volontariamente decido di fermarmi un gradino sotto a passar del tempo con gli angeli.” Lui rise, perché stavo scherzando…. Ma allo stesso tempo ero anche abbastanza seria. In modo più specifico, una vita dopo la morte dove mi si richieda di condividere mio marito con altre donne, mi suona come l’esatto opposto del paradiso. Anche se, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni non pratica la poligamia in questo momento storico e dal 1890, la poligamia è una questione molto reale per quel che riguarda la vita dopo la morte, e i membri della Chiesa se la trovano davanti ogni volta che la prima moglie di un marito muore, e allora lui è suggellato a più di una moglie, oppure qualsiasi donna che pensa al matrimonio nel Regno Celeste.
    
Inoltre, questa è una questione che è esistita attraverso tutta la Cristianità, e non incominciò con Joseph Smith. Per esempio, la prima citazione sulla poligamia che si trova (tecnicamente poliginia) nella Bibbia riguarda Lamech, il quale “prese due mogli”, Genesi 4:19. Inoltre sappiamo che Abrahamo, Giacobbe, Esaù, Gideone, Saul, Davide, Salomone, Rehoboano, Elkanah, Ashur, Abijah e Jehoiada contrassero matrimoni plurimi. Alcune interpretazioni inoltre suggeriscono che Mosè ebbe una seconda moglie.

Nonostante ho passato molto tempo studiando e meditando sulla poligamia, non pretendo di essere un’esperta su questo argomento. Comunque, la risorsa più accurata e confortante che ho mai letto su questo argomento è “Polygamy” by V.H. Cassler. Raccomando a tutti di leggere l’articolo nella sua interezza, ma allo stesso tempo ho estrapolato alcuni tra i passaggi che preferisco per voi.

Primo, la Cassler cita molte scritture e passaggi di profeti che rendono chiaro che, il matrimonio tra un uomo e una donna è il principio predefinito, o la regola generale. Per esempio, nel sermone di Giacobbe sul matrimonio nel Libro di Mormon, Giacobbe dice, “Pertanto, fratelli miei, uditemi, e date ascolto alla parola del Signore: Poiché nessuno fra voi avrà più di una sola moglie; e di concubine non ne avrà nessuna” (Giacobbe 2:27).
Il Millennial Sart, inoltre, disse nel 1933, “Il matrimonio Celeste – che è, il matrimonio per il tempo e per tutta l’eternità – e il matrimonio plurimo o poligamo non sono sinonimi. I matrimoni monogami per il tempo e per l’eternità, celebrati nei nostri templi seguendo la parola del Signore e la legge della Chiesa, sono matrimoni celesti.” Millennial Star, Settembre 1933; 95:588.
In Dottrina e Alleanze 49:16 “Pertanto, è legittimo che egli abbia una sola moglie, e i due saranno una sola carne, e tutto ciò affinché la terra possa rispondere al fine della sua creazione”.
La Cassler inoltre fa notare che “All’inizio, quando la terra era vuota e solitaria e aveva bisogno di essere riempita, Dio diede ad Adamo una moglie, Eva, così che lo schema della sua legge del matrimonio potesse uscire dall’alba dei tempi e raggiungere il primo matrimonio umano sulla terra (vedere anche Mosè 5:3 “E da quel tempo in avanti i figli e le figlie di Adamo cominciarono a dividersi a due a due nel paese, a coltivare la terra, e a badare alle greggi; e anch'essi generarono figli e figlie.”)

Di conseguenza, la poligamia è una eccezione limitata dell’usanza generale del matrimonio monogamo, e la poligamia diventa legge solo quando Dio la ha comandata tramite un profeta vivente. Questo principio è sostenuto da Joseph Smith, il quale disse, “Ho costantemente detto che nessun uomo dovrebbe avere più di una moglie alla volta, a meno che il Signore dia direttive differenti.” Joseph Fielding Smith, ed., Teachings of the Prophet Joseph Smith (Salt Lake City: Deseret Book, 1977), 323. 
In modo simile Bruce R. McConkie disse “Secondo la legge del matrimonio del Signore, è conforme alla legge che un uomo abbia una moglie alla volta, a meno che tramite una rivelazione il Signore comandi la pluralità di mogli.” Bruce R. McConkie, Mormon Doctrine, 2d ed., rev. (Salt Lake City: Bookcraft, 1966), 577.
Di conseguenza, come la Cassler ha sottolineato, “Dio non è indifferente a come I suoi figli si sposano. Attivamente e severamente pone dei limiti alla pratica della poligamia, mentre non fa lo stesso con la monogamia.”

La Cassler paragona l’eccezione della poligamia al sacrificio Abrahamico, dove Dio, infine, pone fine al sacrificio e fornisce “un montone in un cespuglio”. Per quanto riguarda Abrahamo, Dio gli ordinò una eccezione al comandamento generale “non uccidere.” La Cassler spiega, “Un sacrificio Abrahamico coinvolge almeno 3 elementi che troviamo nella storia di Abrahamo al quale fu comandato di uccidere il figlio Isacco:


  • Dio insegnò molto chiaramente ad Abrahamo una legge (“Non uccidere” [Dottrina e Alleanze 132:36 “Fu comandato ad Abrahamo di offrire suo figlio Isacco; nondimeno era scritto: Non cuccidere. Abrahamo però non rifiutò e ciò gli fu messo in conto di giustizia”.]
  • Dio allora chiese ad Abrahamo, un uomo innocente e giusto, di infrangere quella legge (“sacrificare Isacco2), e la scelta di allontanarsi da essa sembrerebbe cancellare la gioia che naturalmente scaturisce dalla legge;
  • Dio rende disponibile una via di fuga per non infrangere la legge (l’angelo mandato per stendere la sua mano e il montone nel cespuglio; Genesi 22:11-13), il che riporta la gioia dell’essere in grado di vivere sotto la legge un’altra volta …
Il primo sacrificio Abrahamico giunge a un termine grazie al Signore, il quale libera Abrahamo dal comandamento eccezionale che gli aveva causato tanto dolore. La gioia paradossale viene sostituita dalla pienezza della gioia naturale. Dalla sofferenza nel sacrificare Isacco, Abrahamo ritrova Isacco per sempre. Questo è un elemento molto importante di ogni sacrificio Abrahamico: alla fine è sempre concluso da un intervento divino.”



“Perché il Signore porta questo sollievo? Possiamo solo ripetere che Dio non è indifferente tra uno stato di sacrificio e uno di sollievo, e che con tutto nella normalità, lui intensamente preferisce, per i suoi figli innocenti, un sollievo eventuale a un sacrificio perpetuo”. 
L’opinione che la poligamia è analoga a un sacrificio Abrahamico è sopportata da Dottrina e Alleanza. In D&A 132:50, dove Dio parla di matrimonio eterno e di matrimonio poligamo, disse a Joseph, “Ecco, ho visto i tuoi sacrifici e ti perdonerò tutti i tuoi peccati; ho visto i tuoi sacrifici in obbedienza a ciò che ti ho detto. Va' dunque, e io ti creerò una via d'uscita, così come accettai da Abrahamo l'offerta di suo figlio Isacco.” La Cassler sottolinea che “tutti i versetti vicini parlano della poligamia, e l’unico altro versetto che menziona Isacco nella rivelazione è nel contesto della poligamia. La via di fuga non si riferisce ai nemici o alla povertà o ad altre difficoltà, perché l’ultima frase che riguarda Isacco ripete che è una via di fuga da un ordine che il Signore ha dato e che è stato discusso. Il versetto 50 fa parte di un insieme che incomincia con il versetto 36, perché questi sono i soli due versetti nei quali Isacco è menzionato … sembra ragionevole concludere, allora, che Dio sta parlando della poligamia nel versetto 50. Il Signore sta esprimendo empatia per le difficoltà e i dolori imposti a Joseph da questo comandamento eccezionale di allontanarsi dalla legge del matrimonio. Lui promette di tener conto dell’obbedienza di Joseph per la rettitudine, come fu considerato il sacrificio di Abrahamo. E, molto significativamente, gli viene promesso che a un certo punto Joseph avrà una via di uscita da questo comandamento eccezionale che si discosta dalla legge del matrimonio e che il sacrificio e la sofferenza che hanno accompagnato la sua obbedienza finiranno … un giorno ci sarà un montone nel cespuglio per Joseph Smith riguardante la poligamia, e lui proverà il sollievo e la gioia naturale che accompagnano questa via di fuga.”

Spero sinceramente che questa interpretazione di D&A 132 sia corretta, perché se lo è ci sono molte implicazioni positive le donne mormone.


  1. La mia insegnante di ballo liscio era con molta probabilità in errore nella sua “congettura poco critica che il matrimonio poligamo è presente nel regno celeste, e che nonostante non ci sia comandato di praticare la poligamia qui, ci verrà richiesto di praticare la poligamia là.” La Cassler inoltre sottolinea che la poligamia non è necessaria in cielo per ragioni demografiche. Per esempio, “Approssimativamente 106 bimbi maschi nascono sulla terra per ogni 100 bimbe femmine. Più maschi sono esistiti sulla terra  che femmine. Anche se all’età di 5 anni, il rapporto diventa 1:1, perché i bambini maschi sono molto più soggetti a disordini genetici. Quindi, un grande numero di maschi muore prima dell’età della consapevolezza e sono automaticamente salvati nel regno celeste. Inoltre, le morti di maschi tramite meccanismi come l’uccisione indiscriminata di bambini maschi da una potenza nemica (per esempio, ai tempi di Mosè e ai tempi di Gesù), oppure maschi che perdono la propria vita per difendere rettamente la famiglia e la patria, vanno a incrementare l’utenza di maschi degni del regno celeste. Usando procedure demografiche consolidate, molti sociologi della BYU hanno dichiarato, in studi parzialmente ironici, che possono dimostrare che ci saranno più maschi che femmine in cielo.”[1]
  2. “Quelle donne e quegli uomini che provano dolore al pensiero della poligamia sono capibili davanti agli occhi di Dio. Dio non potrebbe pensare che sia strano provare dolore. Dio non è indifferente tra monogamia e poligamia nella nuova ed eterna alleanza perché anche Lui, vede la poligamia come un sacrificio Abrahamico che causerà dolore, ma anche (per I giusti) una gioia paradossale e una relazione più intima con lui … Quando ad Abrahamo fu chiesto di fare un sacrificio non giustificato dalla legge, il suo cuore mormorò e noi non pensiamo male di lui per questo – e nemmeno lo fa Dio.” Penso che questo secondo punto sia importante in modo particolare, perché ho spesso sentito persone in Chiesa rispondere a dubbi sinceri di alcune donne sulla poligamia in modo superficiale e con insensibilità. Per esempio, in una classe di seminario, una studentessa disse, “Non posso credere che Dio mi chiederà di condividere mio marito,” e l’insegnante disse, “bene, quindi tu hai un buco nella tua testimonianza.” Ho gradito molto di più la risposta di uno dei miei insegnanti di religione a BYU-Idaho che disse, “Sorelle, è naturale che vi sentiate preoccupate riguardo a questo principio confuso perché amate i vostri mariti, e naturalmente il vostro giusto desiderio è di rimanergli fedele come una sola carne e non dividerlo con altre. Non ho tutte le risposte sulla poligamia, ma so che Dio non vi condanna per le vostre preoccupazioni.” Quindi, se alcune donne possono non avere problemi con il pensiero della poligamia, ciò non significa che altre donne che ne sono preoccupate, siano meno rette.
Quindi cosa esattamente è il montone nel cespuglio?
Qui possiamo solo speculare, poiché questo va al di là del regno delle scritture e dei consigli profetici e si addentra nei misteri dell’al di là. Comunque, mi sento abbastanza sicura che qualsiasi sia questo montone nel cespuglio, sarà qualcosa che rende il Regno Celeste un posto dove la brava gente vorrà raggiungere e faticare per arrivarci, e non un regno di sacrificio eterno. Come Cristo osservo in modo retorico, “Chi di voi darebbe una pietra a suo figlio che gli chiede del pane? Chi gli darebbe un serpente, se chiede un pesce? Allora, se voi che siete peccatori, sapete dare delle cose buone ai vostri figli, tanto più il Padre vostro dal cielo saprà dare buone cose a chi gliele chiede?” (Matteo 7:9-11).” Attraverso il principio della trasferibilità del  suggellamento, un matrimonio poligamo può semplicemente creare una delega così che una donna riceve una ordinanza di suggellamento, ma poi sarà affidata a un altro marito nelle eternità. Per me, questo sembra abbastanza veritiero per tutte quelle donne le quali si suggellarono a Joseph Smith dopo la sua morte, e senza necessariamente conoscerlo, così che potessero essere suggellate a uno sposo. La Cassler inoltre dice che “Wilford Woodruff aveva più di 400 delle sue antenate donne suggellate a lui come mogli. Queste pratiche sembrano indicare che le parti coinvolte compresero che l’uomo in questione era più un sostituto o un delegato in modo da offrire l’ordinanza del matrimonio alla donna e quindi la sua esaltazione, anziché comprendere che queste donne vennero sposate seriamente con questi uomini, nello specifico, per tutta l’eternità.”

Il principio del montone nel cespuglio inoltre sembra in accordo, secondo me, per coloro che non hanno avuto la possibilità di sposarsi in questa vita, o che hanno avuto problemi con il loro orientamento sessuale. Sapendo che Dio è un Dio giusto e misericordioso, credo che sarà in grado di compensare al sacrificio di ogni individuo nella prossima vita.

Concluderò con la mia citazione preferita dall’articolo della Cassler:

“Per coloro che piangono al pensiero sbagliato che potranno essere condannati a vivere la poligamiain cielo, Dio non condanna I vostri sentimenti. Al contrario, Dio non vi comanderà di vivere la poligamia nella prossima vita, e se ve lo comandasse in questa vita, potete essere sicuri di due cose: 1) lui troverà una via verso di voi; avrete un montone nel cespuglio, anche se sarà nella prossima vita; e 2) Dio solleverà il comandamento eccezionale della poligamia non appena i suoi scopi amorevoli nel comandarla saranno raggiunti, semplicemente perché lui prova compassione per coloro che accettano un sacrificio Abrahamico con la poligamia a similitudine dell’Espiazione … Se le male interpretazioni culturali fanno sì che le donne e gli uomini della Chiesa si lamentino della poligamia, sia perché erroneamente credono che Dio sia indifferente al sacrificio e al non sacrificio, e così non preparerà nessuna via di fuga da questo sacrificio, oppure perché sono portati a sentirsi egoisti e ingiusti se provano dolore al pensiero della poligamia, allora queste male interpretazioni culturali stanno danneggiando il nostro popolo. Noi allora abbiamo il dovere di estirpare queste interpretazioni, altrimenti causeranno grandi problemi spirituali (Moroni 8:6).”

Quali sono I vostri pensieri? Pensate sia corretta l’interpretazione di D&A132? Quali sono alcune intuizioni che avete avuto che vi hanno aiutato a comprendere meglio il matrimonio plurimo?



[1] Per statistiche più approfondite su come ci saranno più maschi che femmine in cielo, Vedere Tim Heaton, et al., “In the Heavens Are Parents Single?: Report No. 1,” Dialogue 17, no. 1, (Spring 1984): 84-86; e anche It’s Raining Men: Celestial Demographics (again), by Steve P.

1 commento:

José ha detto...

In realtá il matrimonio plurimo esiste tuttora dal momento che un uomo può essere suggellato con più di una donna per tutta l'eternità nel tempio mentre una donna può essere suggellata ad un SOLO uomo alla volta.