martedì, marzo 29, 2011

La sorpresa più dolce: gli ostacoli che incontriamo quando cerchiamo di vivere le nostre chiamate più importanti all'interno della famiglia


Quando ero più piccola, ricordo mia madre tornare a casa dal supermercato di tanto in tanto con dolcetti per i suoi quattro bambini. Spesso le prendeva tutte dello stesso gusto, ma a volte cambiava un po’ le cose; per esempio prendeva un paio di caramelle rosse ed un paio gialle. Sapevo che i miei fratelli più piccoli avrebbero potuto scegliere prima di me, così ideai quella che pensavo essere una strategia ingegnosa – facevo finta di volere tanto la caramella gialla, quando in realtà volevo quella rossa. Per un po’ ha funzionato alla perfezione, e i miei fratelli più piccoli sceglievano furbescamente la caramella gialla prima che potessi sceglierla io, per poi lasciarmi godere segretamente la mia prima scelta – la caramella rossa. Ero una pessima sorella, lo so. Non vi preoccupate, i miei fratellini mi hanno smascherata abbastanza in fretta, e poi hanno iniziato a non fidarsi più del mio giudizio su quale fosse il dolcetto migliore.



Che cosa ha a che fare questo con le donne o il vangelo? Ci arrivo in un minuto, promesso.

Stavo leggendo Heather’s essay su un femminismo orientato alla famiglia, e sono completamente d’accordo sul punto che la chiamata più importante in questa vita, sia per gli uomini che per le donne, sia di rafforzare l’istituzione della famiglia, e che dubbi sul ruolo della donna sono spesso causati da una società che sempre più svalorizza la famiglia.

Ovviamente ci sono molte influenze nella società intera che fanno sentire le donne senza valore come moglie e madre, ma mi sono anche domandata in che modo persino la cultura Mormone nello specifico possa creare ostacoli ad una donna nel sentirsi valorizzata soffermandomi sul suo ruolo nella famiglia. (Ricordo che sto parlando di cultura, non di dottrina). Penso che un modo in cui le femministe possano aggiungere valore nella chiesa sia identificando questi ostacoli e cercare di rimuoverli.

Qualche volta (sicuramente non sempre, e neanche la maggior parte delle volte), penso che le donne si sentano come se gli uomini fossero I fratelli maggiori nella storia precedentemente narrata, che cercano di ingannare le donne nello scegliere il dolcetto meno buono. Gli uomini spesso blaterano sull’incredibile ruolo delle madri e lo descrivono persino come “la chiamata più alta”, ma poi compiono una serie di azioni (che parlano molto più chiaramente delle parole) che suggeriscono che gli uomini (e a volte persino le donne stesse) non considerano gran che quella chiamata. Di quali azioni sto parlando? Mi concentrerò su cinque modelli comportamentali che ho notato e che considero spiacevoli.

  1. Gli uomini a volte usano la chiamata di una donna come principali responsabili dei figli come una scusa per non aiutare. Di nuovo, non sto parlando di tutti gli uomini SUG, e fortunatamente non sto parlando di mio marito (il quale, sono felice di riferire, finora adora aiutarmi ad occuparmi della nostra neonata), ma sfortunatamente conosco molti uomini che hanno questatteggiamento. Per esempio, quando mia madre ebbe figli, mio padre si rifiutava di alzarsi di notte con i bebè che piangevano perché era il suo lavoro. Lui si rifiutava anche di aiutare nei lavori domestici quando tornava a casa dal lavoro perché quello era il suo compito”. Mio padre è un bravuomo, e so che è migliorato tantissimo da quei primi anni di matrimonio, ma posso attestare che questo comportamento ha reso il tirar su i figli molto più stancante di quanto doveva essere. Per donne come queste, la maternità può diventare una condanna alla solitudine invece di una chiamata, e la casa diventa una prigione invece di un santuario.

  1. Gli uomini trattano il ruolo di una donna quale moglie e madre come sinonimo del ruolo di badante/segretaria/servizio taxi. Un uomo ha fatto un discorso nel mio rione qualche mese addietro sullimportanza del ruolo delle donne, e ha detto, uomini, le vostre mogli hanno delle chiamate importanti. Sono responsabili per il bucato, portare i figli alle partite, cambiare i pannolini, etc..ASPETTATE UN MOMENTO! Per favore non ditemi che sono stata divinamente disegnata nelle eternità per essere il capo dei pulitori dei bagni. Se uomini e donne davvero credono che la moglie debba essere la sola responsabile per tali umili compiti, cè davvero da stupirsi che a volte le donne si riducano a pensare che questa sia la loro primaria chiamata nella vita, oppure che facciano fatica a sentirsi ugualmente importanti agli uomini?

  1. Gli uomini a volte si atteggiano in modo superiore alle donne nella loro abilità di portare a casa un reddito per la famiglia. Per esempio, conosco uomini che danno alle loro mogli un budget limitato, ma poi acquistano qualsiasi sciocchezza vogliano giacché loro hanno portato a casa i soldi. Conosco anche uomini che hanno detto cose alle proprie mogli del tipo, sei fortunata che ci sia io a provvedere per te. Ora non mi fraintendete  IO SONO grata per gli uomini che possono provvedere per le loro famiglie. Infatti, le donne DOVREBBERO essere grate per mariti lavoratori, ma i essi a loro volta dovrebbero essere egualmente grati per le mogli che lavorano duro per tirare su i loro figli, il che significa che nessuno dei due è indebitato con laltro. Per le donne che hanno mariti che si comportano come se esse fossero indebitate con loro per essere mantenute economicamente, dovrebbe davvero stupirci che queste donne si sentano come se acquisirebbero maggiore valore dalla forza lavoro quando i loro mariti trattano la loro mancata retribuzione come una debolezza?

  1. A volte ci comportiamo come se il ruolo di una donna come madre dovrebbe precluderla da altre attività importanti nella vita. In tutta onestà, questo non è nulla di nuovo alla cultura Mormone, ma èqualcosa che succede ormai da decenni. In una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1872, la Corte ha sostenuto una legge dellIllinois che negava alle donne il diritto di praticare la legge.Bradwell contro Illinois,16. U.S. 130 (1872). La corte ha giustificato questa decisione dicendo, il destino e missione principali delle donne è di adempiere il nobile e benevolo ruolo di moglie e madre[e] le regole di una società civile devono essere adattate nella generale costituzione delle cose. Ciò mi ricorda di come impariamo nel tempio che Satana confonderà le verità del vangelo con filosofie del mondo. Verità: la chiamata divina di una donna è di moglie e madre. Inganno: questa chiamata dovrebbe precludere le donne da cose quali partecipare nel settore legale, ricevere uneducazione, essere membro di una giuria, impegnarsi in politica, votare e tutta una sfilza di altre attività. Non cè da stupirti che alcune donne abbiano del risentimento nei confronti della loro chiamata in casa se questa chiamata le impedirebbe di partecipare a pieno alla società. La verità, secondo Presidente Hinckley, è che lintera gamma delle possibilità umane è ora aperta alle donne. Il Presidente Hinckley ha proseguito dicendo alle donne, non cè nulla che non potete fare se decidiate di farlo. Sono grato che alle donne oggi vengano date le stesse opportunità di studiare le scienze, professioni e qualsiasi altra sfaccettatura della conoscenza umana. Avete gli stessi diritti degli uomini allo Spirito di Cristo, che illumina ogni uomo e donna che viene al mondo potete includere nellimmagine della donna che volete essere, quella di una donna qualificata a servire la società e a dare un contributo significativo al mondo al quale appartenete.”.

  1. In fine, quando gli uomini si vogliono concentrare di più sulla famiglia, a volte vengono denigrati per non essere più orientati verso la carriera. Per esempio, mio marito sta programmando di essere il principale responsabile per la nostra piccola per un anno a partire da questo settembre (quando lei avrà circa 7 mesi). Lui starà a casa con lei mentre io vado a lavoro, e poi io starò con lei la sera mentre lui perseguirà un master e frequenterà dei corsi serali. Sono rimasta scioccata su quanto critica sia stata la reazione della gente (principalmente altri membri della chiesa) sulla decisione di mio marito, e come la gente abbia insinuato che sprecherà il suo tempo invece di lavorare di più, o che sta scegliendo la strada più facile, rimanendo a casa durante il giorno. Molti di questi individui sono persone che mi incoraggiano ad essere una mamma che sta a casa. Questo mi ricorda il fratello maggiore della mia storia, dicendo ad un amicono, tu non vuoi la caramella gialla, non è buona ed èbanale. Per poi girarsi verso il fratello minore e dire, ecco una fantastica caramella gialla. Lho conservata apposta per te.

Fortunatamente, come dicevo prima, questi modelli comportamentali non sono costanti nella dottrina della chiesa.

L’anziano Tom Perry ha detto, “non ci sono un presidente e un vice presidente in una famiglia. Abbiamo co-presidenti che lavorano insieme nell’eternità per il bene della famiglia…. Sono sullo stesso livello. Pianificano ed organizzano le questioni familiari insieme e in concomitanza movendosi nella stessa direzione.”.

Sorella Marie Hafen ha detto, “ sono incoraggiata nel vedere più giovani uomini imparare a condividere le faccende domestiche ed educative con le donne nelle loro vite. Ciò farà in modo che i loro eventuali matrimoni possano diventare delle vere squadre, nelle quali un uomo ed una donna stanno a fianco a fianco come fecero Adamo ed Eva, con nessuno dei due dietro l’altro.”.

L’anziano Packer ha detto, “non c’è compito, per quanto umile, connesso con la cura dei neonati, dei bambini o della casa che non sia eguale obbligo per l’uomo. I compiti che vengono con l’essere genitori, che molti considerano essere inferiori ad altri compiti, sono semplicemente superiori.”

Il Presidente Harold B. Lee ha detto agli uomini in una sessione del sacerdozio che “il lavoro più importante che possiate mai fare è entro le mura della vostra casa.”

Il punto del mio post non è di rimproverare gli uomini, perché 1) ci sono tanti buoni uomini nella chiesa che non fanno queste cose, e 2) ci sono anche tanti buoni uomini nella chiesa che hanno questi atteggiamenti senza realizzare l’impatto negativo che esso abbia nell’incoraggiare le donne a sentirsi valorizzate nel ruolo di mogli e madri.

Il punto del mio post è di dire che se noi come cultura davvero valorizziamo la famiglia e il ruolo di una madre come la chiamata più grande, e non la consideriamo soltanto come un conveniente rimpiazzo per una segretaria ed una badante così che gli uomini possano svolgere i lavori davvero importanti, allora dobbiamo passare dalle parole ai fatti e credere fermamente che (e comportarci come se) la chiamata di rafforzare la famiglia davvero sia “il dolcetto più buono,” o in altre parole, la chiamata più importante che qualsiasi individuo, uomo o donna possa mai realizzare.

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